BURZAGLI: 8,5 E' vero avere
un buon reparto difensivo aiuta ma lui ci mette molto del suo compiendo parate
decisive nei momenti cruciali della stagione. Pulito negli interventi lascia
poco allo spettacolo badando al sodo. Si toglie lo sfizio di parare tre rigori
su tre.
GIORNI: 7 Ricopre con massima professionalità il ruolo di secondo portiere, il Bodini dei dilettanti, il primo tifoso di Burzagli e le corse a fine gara per abbracciarlo lo dimostrano.
GIORNI: 7 Ricopre con massima professionalità il ruolo di secondo portiere, il Bodini dei dilettanti, il primo tifoso di Burzagli e le corse a fine gara per abbracciarlo lo dimostrano.
BENCINI: 7,5 Puntella la zona centrale di
difesa nella prima parte di campionato vivendo in simbiosi con Iacopozzi. I
Bencio ci mette la sciabola, rude quando serve senza mai eccedere. Un infortunio
lo ferma nel ritorno, nel finale di campionato si ripresenta ancora più in
tiro.
CAPONNETTO: 7,5 Salta la prima parte di
campionato per impegni di lavoro ma quando torna non lascia più la fascia destra
difensiva. Chiude, si sistema la coda e riparte, macina km di campo rimanendo
sempre lucido e concentrato. Solido.
DURONI: 7 Ribattezzato "Pasinato" dal
pubblico di casa, ricopre tutti i ruoli sulla corsia di destra, con la sua
facilità di corsa e progressione torna utile per dare il colpo di grazia alle
ultime forze degli avversari nei finali di gara.
IACOPOZZI: 8 Se BencioSan va di sciabola,
lui è l'uomo del fioretto, interventi puliti, mai falloso, fa ripartire quasi
sempre l'azione rigiocando la sfera, guida con esperienza il suo reparto e con
quel gol a Quercegrossa...Difensore di categoria superiore
MORANDI: 9 Difficile dare un voto così in
una partita ad un giocatore ma in una stagione ci può stare. Il capitano guida i
suoi compagni incitandoli sempre in ogni momento. Nel girone di andata bada alla
sostanza mentre nel ritorno osa di più impreziosendo la stagione con 5 goals da
12 punti.
NATALE: 8 Il jolly difensivo arriva a fine
dicemnbre, per lui destra, centro o sinistra non fa differenza, traccia una
linea in terra e da li non si passa. La conferma arriva dalle reti subite che da
nove del girone di andata passano a solo due nel girone di ritorno.
PIERGUIDI: 7 Si infortuna seriamente al
ginocchio nell'ottobre del 2010, lui non molla, si allena per un anno e mezzo
tornando abile ed arruolabile per questo finale di stagione, esempio per tutti i
compagni, specie più giovani.
BASTERI: 7,5 Come Natale arriva nel mercato
invernale per rinforzare la zona centrale del campo e lui risponde presente
subito nel derby vinto all'andata. Geometrie e tempi di gioco trovano nei sui
piedi lo sbocco in più. Due anni due campionati vinti, si attende il terzo
INNOCENTI: 8 L'altro geometra del
centrocampo con l'aggiunta di potenza fisica. Come per Iacopozzi, scende di
categoria, si mette in discussione e da ragione a chi lo ha scelto.
Nell'emergenza si scopre anche centrale di difesa ed impreziosisce la stagione
con 6 goals compreso quello del derby che consegna i tre punti contro i
cugini
MARTORANA: 7 Come Duroni viene utilizzato
spesso nei secondi tempi per sfruttare le sue doti di velocità e tocco di palla.
Con la squadra spesso in vantaggio la sua velocità nelle ripartenze impedisce
agli avversari di sbilanciarsi troppo consentendo ai compagni di difesa una
maggiore tranquillità.
PICCARDI: 7,5 Gli anni passano per tutti ma
non per il Picca, come il vino buono migliora con il passare del tempo, i
polmoni della mediana bianco celeste sono i suoi, primo incontrista sugli
avversari e primo ad aiutare i compagni nel raddoppio di marcatura, si
meriterebbe il gol attesa da tre anni.
PINI: 7,5 Soldato Pini quando viene chiamato
alla "pugna" risponde sempre presente, esterno o centrale di centrocampo poco
importa quando il gioco si fa duro lui c'è, rompe e riparte, contrasta e
conclude l'azione, in costante movimento.
POLLINI: 7,5 RastaMan viene inventato
esterno basso per la prima parte di stagione e non sfigura per niente, riportato
nelle zone di sua competenza mette in mostra le sue doti di ala pura, facilità
di superare il diretto marcatore e disinvoltura nel trovare il traversone giusto
per in compagni d'area di rigore.
SIMONCINI: 7,5 Non patisce per niente il
salto di categoria, prima partita di campionato e chiavi del centrocampo nei
suoi piedi. L'infortunio in coppa lo mette ko per due mesi. Lavora sodo e
riparte facendo la spola il sabato con gli ex compagni degli Juniores e la
domenica con la prima squadra.
BUTERA: 8,5 Genio e sregolatezza come si
confà a giocatori come lui. Le sue doti sono conosciute da tutti gli avversari
ma le contromisure non si trovano se non il fallo sistematico. Al gol preferisce
l'assist per i compagni anche se a referto ne mette 7. Nel sistema di gioco
dell'Antella è il portatore di pressing sugli avversari e lui fa anche
questo.
FANTECHI: 7,5 Arriva a dicembre con il
compito di sfruttare la sue forza fisica per scardinare le difesa ad oltranza
degli avversari e lui fa fino a quando gli infortuni muscolari glielo
consentono. Quando gioca spesso decisivo con tre gol pesanti ai fini della
calssifica finale.
MARTELLI: 8,5 Capocannoniere di squadra con
dodici gol, il più banale alla prima giornata, un colpo di testa su calcio
d'angolo, poi con il suo destro disegna triettorie balistiche che uniscono
precisione e potenza. Anche bendato sa dov'è la porta e appena ha qualche
centimetro di libertà lui tira e spesso segna ed è un pregio.
ROVAI: 7,5 A lui tocca spesso il compito più
duro per un attaccante, quello di fare a sportellate con i difensori avversari e
lui non si tira indietro, lotta e combatte su ogni pallone e fa da riferimento
per i compagni di reparto. Nel finale di campionato arriva anche per lui la
gloria con 2 goals entrambi nei minuti finali di partita decisivi.
BACCANI-GRANDI-MERCIAI: 7 Fino a dicembre
contribuiscono a portare l'Antella in prima posizione al giro di boa, poi le
strade si separano, ma nella vittoria finale c'è anche il loro apporto.
SCONCERTI: 9 Spesso quando squadre costriute
per vincere non lo fanno dicono che la colpa è del "manico" all'Antella non è
vero. Mr Sconcerti trona in panca dopo qualche anno sabbatico e guida la squadra
alla vittoria perseguendo il suo credo senza mai rinunciarci, si vince giocando
in attacco ma con il sacrificio di tutti, rispetto dell'avversario ma paura di
nessuno.
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